Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

La SM è un burrone ma io costruisco ponti

C’è un momento in cui non ce la fai più e decidi che il burrone davanti a te, la sclerosi multipla, va assolutamente attraversato. Per arrivare dove?

19 anni, maggio 2010. Profumo d’estate. 
Quinta liceo, maturità da preparare, studio matto e disperato.
Primo appuntamento.
Amiche, serate spensierate.
Università??? Sììì scelta!

Cammini dritta per una strada senza intoppi, stop o curve pericolose, senza discese né salite.

Poi più avanti un burrone: STOP FERMA TORNA INDIETRO!

La sclerosi multipla è questo: un burrone, un precipizio su cui resti in equilibrio per non cadere nelle grinfie del suo canto, ma che comunque ti impedisce di tornare indietro, di correre e cambiare strada. Che poi anche se cambiassi strada la fine sarebbe un precipizio troppo alto da saltare!

Per lei ho cambiato il mio futuro, i miei sogni, la mia vita. Ho costruito la mia vita intorno a quel dirupo e molte volte ho quasi pensato di cadervi e non risalire più.

Un giorno, quando non ne potevo più di “ letto ed interferone” ho iniziato a costruire un ponte grazie al quale forse potevo passare dall’altra parte e ricominciare a correre. Così è stato! Piena d’amore della mia famiglia, dell’amicizia leale, del bene profondo, della fiducia in me stessa, ogni tassello ha costruito questo ponte e sono passata dall’altra parte. Anche se è dura, se incontrerò altri burroni ce la metterò tutta per costruire nuovi ponti.

Il mio ponte più sicuro sarà sempre il mio compagno di vita, che sta con me sul dirupo da 9 anni e non ha mai lasciato la mia mano, tenendomi in equilibrio. Non lo ringrazierò mai abbastanza.

A tutti quelli come me dico che fondamentalmente non siamo diversi da nessuno, dico non crollate, non cadete, non smettete di sognare e di sperare! Anche se il dirupo sembra infinito e buio, dall’altra parte c’è un prato di tulipani pronto ad aspettarci, basta costruire i nostri ponti forti su cui correre. Lei ci rincorrerà sempre, non è detto ci (ri)prenda.

S.


Se vuoi condividere la tua storia scrivi a blog@giovanioltrelasm.it

4 risposte

  1. Bellissima testimonianza, Grazie per la condivisione! Constatazioni che condivido al 100% e sapere che siamo in tanti mi da la forza di sperare che qualcosa cambierà per tutti noi una buona volta ☺️

  2. Ciao S.,
    grazie per la tua testimonianza, che dopo tante che mi hanno lasciato perplesso, riesco a comprendere e condividere anche io. Hai saputo raccontare le due facce di questa malattia fondamentalmente con equilibrio e il tuo percorso. Traspare l’autenticità dei tuoi pensieri e dei sentimenti che hai vissuto e che vivi.

  3. Grazie per le parole di speranza e forza che ci hai dato. Sono vent’anni che ci convivo e con lei ho attraversato tante esperienze, mi ha dato la possibilità di cambiare prospettiva e vedere da un altro punto di vista la vita e le persone care! Un abbraccio.
    Lorella

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