
Se anche tu vuoi vuoi mandarci la tua immagine istantanea di come è per te la sclerosi multipla, scrivi a blog@giovanioltrelasm.it
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Oggi affrontiamo un tema molto particolare, quello dei sintomi invisibili e, in particolare, dei disturbi dell’attenzione. È un argomento che riguarda molto da vicino bambini e ragazzi con sclerosi multipla.

Oggi pubblichiamo la storia di una mamma che prova a proteggere le proprie bambine dalla scoperta della sclerosi multipla. I bambini, però, si sa, colgono anche i nostri silenzi. Compie

Oggi pubblichiamo la storia di Valentina. La diagnosi, come spesso succede, l’ha fatta cadere in un baratro di dolore. Ma a un certo punto ha deciso di mettersi in viaggio

Forse nn tutti sanno che l’ Operatore Locale di Progetto è indicato dall’UNSC per poter presentare domanda di servizio civile, come figura fondamentale che garantisce l’accompagnamento

Quando ho deciso di scrivere un libro sulla mia esperienza di ormai quasi quattordici anni di convivenza con la SM, non avrei mai immaginato che
Una maratona, non uno sprint. Questa è la metafora scelta da Sara Mead per descrivere la sfida contro Sclerosi Multipla. Probabilmente quando Sara ha ricevuto la diagnosi di SM

Ho un lavoro, un figlio e la sclerosi multipla. Una vita piena. Ciò che non considero, perlomeno al momento, è l’idea di fare volontariato. Non

Quando hai 24 anni credi di poter controllare la tua vita. Al massimo sarà una delusione a farti perdere una giornata di studio, un pomeriggio

Lo sappiamo bene, noi che viviamo sulla nostra pelle cosa significa avere la sclerosi multipla, lo sapete bene voi, che ci raccontate a cuore aperto

Durante il Convegno Giovani svoltosi il 1-2 dicembre scorso, i ricercatori Stefano Pluchino, Diego Centonze e Roberto Furlan hanno risposto alle vostre domande inviate nei commenti al

Disposti a cerchio, sembrava di rivivere la notte di San Lorenzo quando ci si ritrova tra vecchi amici ad intonare canzoni attorno ad un falò in riva al mare. Dopo l’apertura di Max, ognuno di noi ha così avuto modo di interpretare un ritornello, una strofa o anche solo un verso di quell’emozionante canzone intitolata “Come te la vivi”.

“Come si fa a dirle di non mettere sempre avanti (anche senza volerlo, magari) la malattia? Come si fa, oggi che siamo due donne adulte,

“Dico o non dico al mio capo di avere la SM?”. “Il mio datore di lavoro mi fa problemi quando prendo i permessi 104”. “Il
È che qui succede sempre così, per me. C’è un momento prima di arrivare, in cui sono nervoso, in cui ricomincerei a fumare, anche un

Si avvia verso la conclusione il quarto Convegno Giovani AISM, l’annuale appuntamento di informazione e condivisione, che ha raccolto tantissimi ragazzi – circa 250 –
Una risposta
Ciao sono Susanna ho 55 anni e da 9 anni convivo con la mia amica/nemica SM recidiva remissiva, e faccio uso di plegridy. Si certo la mia vita non è stata più la stessa da quel fatidico giorno in cui mi è stata presentata la mia nuova coinquilina, il 10 febbraio 2010 una data che no posso scordare anche perché è il giorno del mio compleanno!!! Ed è forse per questo che penso di essere nata un’altra volta, di aver avuto la possibilità di cambiare vita…essendo religiosa penso che Dio mi abbia dato la possibilità di farmi vedere le bellezze della vita in un altro modo, riuscire ad osservare e non solo vedere, insomma cambiare marcia! Non nego di avere avuto le mie “arrabbiature” proprio e soprattutto verso di Lui…ma è stato un attimo poi ho trovato la forza di andare avanti. Non ho cambiato molto direi, ho fatto sempre sport e continuo a farlo, ho cambiato certo adesso faccio fisio /pilates non ho mai rinunciato alle passeggiate in montagna, anche se prima facevo trekking. Vado al mare e prendo il sole tutto il giorno, riesco a vivere ancora nella mia adorata casa fatta da tante scale e scalette, un modo per tenermi in forma!!! Sono stata fortunata perché ho avuto e ho tutt’ora una famiglia meravigliosa che mi sostiene e mi aiuta q.b. senza essere asfissiante!!! Ho anche un bel gruppo di amici in parrocchia e fuori, qualcuno sa altri immaginano, ma è giusto così, penso! Il giorno dopo la terapia accuso un po’ quindi preferisco stare in casa, ma sono sempre in buona compagnia: l’immancabile paracetamolo, un bel libro e il mio fantastico meticcio Tito Flavio!!! Grazie a tutti per le vostre storie.