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“Piacere, sono Grazia, ho la sclerosi multipla.” Lo dico o non lo dico? Quand’è il momento giusto per parlarne la prima volta? Sto per partire per l’Argentina. Starò via tre

I disturbi sessuali sono molto frequenti nelle persone con sclerosi multipla. La storia che vi proponiamo oggi è quella di un ragazzo che ne ha passate tante e, alla fine,

Ho la sclerosi multipla … Sono quattro parole ma quando le pronunci hanno un peso enorme. Io spesso non ci penso, ormai mi sono abituata
In questi due giorni passati abbiamo lanciato la campagna web “A questo rosso non mi fermo”, simbolo di questa settimana di informazione sulla Sclerosi Multipla

Giampaolo PANERO il pilota dell’AISM.

Vivo a Roma da cinque anni e tutti quelli a cui lo dico, mi rispondonono: “Cavolo! Tu sì che sei fortunata! Roma è la città

Ogni tanto ci arrivano dei messaggi, simili a quelli che vengono messi nelle bottiglie e affidati al mare con la speranza che qualcuno li raccolga,

Sta per concludersi l’intensissima tre giorni che ha raccolto tutte le anime del movimento AISM, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, per la Leadership Conference a Lucignano (AR). È stato

Lo sappiamo bene, noi che viviamo sulla nostra pelle cosa significa avere la sclerosi multipla, lo sapete bene voi, che ci raccontate a cuore aperto

Abbiamo sempre convissuto io e te. Ma ne ero ignara. Poi, pochi mesi prima della diagnosi ufficiale, già avevo capito che dietro quei tremori, quelle

Piccoli accorgimenti per la vita quotidiana. Sono quelli che la psicologa Alessandra Tongiorgi suggerisce su ogni numero di SM Italia. Perché alcuni sintomi della sclerosi multipla sono proprio

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3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,