
Se anche tu vuoi condividere la tua storia e le tue immagini, scrivici!

È questa la frase che sentivo dire da piccola quando andavo alle giostre ed è proprio su una giostra che mi sembra di essere se ripenso a tutto il mio

App per non sprecare il cibo avanzato, app per aiutare le persone non vedenti ad orientarsi, app per segnalare il malfunzionamento di servizi pubblici, app che fanno prevenzione sulla salute…ce

Sono iniziate – e si svolgeranno fino al 9 settembre 2012 – le Paraolimpiadi di Londra 2012. Uno spettacolo giunto alla quattordicesima edizione (la prima a Roma nel 1960) –
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,