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Piccoli accorgimenti per la vita quotidiana. Sono quelli che la psicologa Alessandra Tongiorgi suggerisce su ogni numero di SM Italia. Perché alcuni sintomi sono proprio “vigliacchi”, e in grado

“Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle.” Di solito le citazioni vanno alla fine, ma ho deciso di

Ieri, in 70 Paesi si è celebrata la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, appuntamento che ha l’obiettivo di sensibilizzare su questa patologia. Quest’anno il messaggio della campagna d’informazione è #lifewithMS,
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Durante il Congresso tenutosi in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, di cui vi ho già parlato, ho avuto la fortuna e l’onore

Avere 24 anni e cercare di godersi ogni momento, nella tregua che dà la SM, sapendo rileggere quello che ti ha portato qui, e ringraziare

PARLA CON NOI… oggi il “racconto” di Clorinda, giovane mamma che ha trovato la luce nel buio della sm. Grazie Clorinda per aver condiviso con

Photo by Hannah Joshua on Unsplash L’ultima parte della testimonianza di Francesca racconta di quanto la sclerosi multipla abbia un peso sulla sua quotidianità, ma

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Dicono che soltanto i bambini posso raggiungerla grazie alla loro immaginazione e alla loro grandissima voglia di giocare. Beh, posso assicurarvi che non è assolutamente vero, perché io su quest’isola ci sono stato, nonostante i miei 32 anni. Ed è stato veramente bello ed emozionante poter vivere e condividere questa bellissima esperienza assieme a tutti quelli che come me, sono riusciti a raggiungere l’isola (circa 280 persone). Questo mi ha fatto capire per l’ennesima volta che: non bisogna necessariamente essere dei bambini per continuare a fantasticare. Che nonostante le varie problematiche che la vita ci riserva, Noi abbiamo ancora una voglia di vivere non indifferente. Che basta un semplice sorriso, un pensiero felice ed un piacevole sogno per rendersi conto di quant’è meraviglioso continuare a vivere. Anche con la Sclerosi Multipla..!!!

Finalmente ho trovato la forza ed il coraggio di scrivere, sono passati ormai nove mesi dalla diagnosi, ma ancora non riesco a crederci. Almeno ora

In una piccola sala riunioni 20 persone con SM e senza, si stanno per confrontare su uno dei temi più caldi del mondo della sclerosi

Dopo la gravidanza, due ricadute mi costringono a casa per parecchio. Quando torno, le reazioni dei colleghi sono diverse, di allontanamento. Finisce il contratto e

E siamo giunti al quinto convegno giovani. Ogni anno torni a casa con la valigia carica di così tante emozioni che sei costretto a metterla

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Xr4h7Jdegv4[/youtube] Condividi con noi le tue #paroleche. Ci sono parole che vuoi tenere con te? Ce ne sono altre che non vorresti mai sentire? Scrivi su
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,