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Nel marzo di ormai quattro anni fa, proprio in questi giorni, la mia vita stava cambiando. Ancora non sapevo che direzione avrebbe preso e soprattutto che direzione IO avrei preso

Sono Marco, ho 30 anni e ho la sclerosi multipla. Non è la prima volta che scrivo su questo blog, l’ultima volta ho raccontato della mia esperienza del Cammino di

Photo by Mon Petit Chou Photography on Unsplash All’inizio del 2014 – avevo 28 anni – mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla dopo un susseguirsi ravvicinato di vari sintomi e
“La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà

Oggi pubblichiamo la storia di una ragazza che a distanza di 7 anni dalla diagnosi, fa un bilancio di questo tempo passato insieme alla sclerosi

Mi chiamo Emanuela e ho quasi 37 anni. Il temporale per me è iniziato tre anni fa. Era l’8 settembre, una domenica come tante, almeno

Un lungo cammino da percorrere, lo zaino sulle spalle e la voglia di arrivare fino in fondo con la propria forza nonostante la presenza di

E. ci aveva scritto circa due anni fa, a un anno dalla sua diagnosi di sclerosi multipla. Oggi è tornata a raccontarci cosa pensa della

E. è una donna di 42 anni. Iperattiva, appassionata di escursioni, fotografa per hobby. Posso dire che è stata la mia socia n.1. Non l’ho

“Uno degli esercizi del workshop di redazione proposto da Emanuela Mancino è stato la creazione di una scatola dei sogni, in cui custodire il nostro sogno

Iniziai a nuotare nel 2005, quasi per gioco, in estate. Allungando il mio corpo in vasca (ancora ero SM benigna, pressoché asintomatica) sentii subito quello

Il punto di vista di figli rispetto alla diagnosi di sclerosi multipla

Subito dopo la diagnosi ci capita spesso di ricevere un elenco, da persone più o meno esperte, di tutto ciò che non possiamo più fare….

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Sono Giada e ho 22 anni. Racconto la mia storia dal punto vi sta di chi vive la SM, ma indirettamente. Tutto iniziò a giugno di 4
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,