Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

La mia guerra quotidiana

Quella di Elisa è ancora una guerra, contro tutti, contro se stessa. Non è ancora riuscita a buttar giù il boccone amaro della diagnosi. Ma ce la farà

Photo by Teymur Gahramanov on Unsplash

Ero in guerra con il mondo intero, ho combattuto con le unghie e con i denti, contro tutto e contro tutti.. Poi ad un certo punto, quasi di colpo, quasi per sbaglio, la guerra con gli altri si è trasformata in una inutile e stupida battaglia. La guerra, quella vera, è quella che sto combattendo ogni giorno contro me stessa.

Da quasi un anno ormai ho scoperto di avere la sclerosi multipla e il primo sentimento che ho provato è stato di paura, paura per questa cosa sconosciuta che aveva invaso la mia vita e che avrebbe voluto diventare la mia padrona. Io, però, non glielo avrei permesso.

Poi è subentrata la rabbia, rabbia perché vorrei combattere ma non so contro chi, se non contro me stessa.

Oggi, convivo con tre punture la settimana che a volte riescono a togliermi il sorriso, perché una volta fa male il braccio e l’altra la gamba. Ma non mi arrendo, nonostante io sia una bomba ad orologeria (mi definisco cosi!), alterno momenti di guerra a momenti di pace in cui so ancora di poter lottare e vincere, non solo una ‘semplice’ battaglia ma la Guerra!

Sto ancora cercando di ingoiare questo boccone amaro ma sono sicura che piano piano ci riuscirò. Ci riusciremo!

Elisa

Se vuoi condividere la tua storia su Giovanioltrelasm, scrivici a blog@giovanioltrelasm.it.

4 risposte

  1. Ciao Elisa , ho letto con attenzione la tua storia e mi sebrava di averla scritta io..Vivo le tue stesse emozioni e paure dal 2015 e convivo con 3 punture a settimana…..ti sono vicina..non mollare mai vinceremo noi…..siamo guerriere un abbraccio

  2. Ciao Elisa e Barbara,
    mi hanno diagnosticato la S.M. a novembre ….sto iniziando adesso ad ” accettarla “grazie all’aiuto della mia famiglia ,in particolare di mio marito e di un caro amico che mi è stato e mi sta tutt’ora vicino.
    Ho iniziato l’interferone un mese fa con tre punture a settimana . È ” tosto” ma ce la farò !!!! Non dobbiamo mollare!!!
    È bello parlare con qualcuno ,come voi , che mi capisce….la “nostra” è una malattia definita anche “invisibile” ed è proprio così …nessuno direbbe ,almeno per ora, che sono malata.

    Vi saluto … Buon weekend
    Ciaoooo Tiziana

  3. Cara Elisa! Avevo scritto qualcosa di molto simile alla tua storia qualche mese fa. Ho attraversato il tuo stesso momento di rabbia, verso tutti ma in realtà verso nessuno. Quando non sai con chi prendertela te la prendi col mondo.
    E poi le tre punture a settimana… a volte seguite da pianti di rabbia.
    Ho seguito un percorso psicologico e finalmente ho cambiato terapia perché non rispondevo all interferone! Mi è sembrato di tornare a vivere. Ti auguro tutta la felicità del mondo compagna di sventura.

  4. Ciao Elisa anch’io è da 6 anni che mi hanno diagnosticato la SM ho fatto x ben 3 anni l’interferone 3 volte alla settimana da 3 anni ho iniziato assumere mattina e sera Tecfidera un farmaco x bocca ed è stata la mia salvezza , non sopportavo più le iniezioni orma i ero intollerante. Spero che anche tu trovi un’alternativa che ti faccia stare meglio con te stessa e con la nostra compagna di vita. Buonanotte a tutte!!!

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