Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Una compagna inaspettata, ma la mia vita va avanti

SM compagna inaspettata

Simone è uno studente di Scienze infermieristiche prossimo alla laurea. Ha 21 anni e sogna di prendersi cura delle persone meno fortunate. Circa un mese fa, però, la sclerosi multipla è entrata nella sua vita. 

Un mese fa circa, dopo alcune parestesie e il segno di Lhermitte è partito tutto l’iter diagnostico, che ancora deve concludersi, nonostante la diagnosi sia certa: sclerosi multipla.

I primi giorni dopo la diagnosi mi è crollato il mondo addosso. Non lo volevo accettare, e forse non lo accetto totalmente nemmeno ora! Ma ho capito che non posso farmi rovinare la vita da questa nuova e inaspettata compagna.

Voglio potermi prendere cura di chi ne ha più bisogno e voglio farlo senza dover pensare che forse un giorno sarò io a dover avere bisogno di aiuto.

Fa piacere vedere che c’è un movimento così forte dietro questa patologia. Fa un po’ meno piacere vedere che la maggior parte della gente, saputa la diagnosi, ti vede già come un diversamente abile anche se magari stai meglio di loro.

Spero di avere la forza per affrontare questa malattia ogni giorno con il sorriso e senza buttarmi giù.
Questa è per ora la mia breve storia con la SM.

Simone

Se vuoi condividere la tua storia su Giovanioltrelasm, scrivici a blog@giovanioltrelasm.it .

Una risposta

  1. Ciao Simone,
    Forza e coraggio, vai avanti non ti scoraggiare. Ti capisco benissimo,ma bisogna combattere giorno per giorno,mettila sotto. Curati sempre e non mollare mai.un abbraccio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

“Carpe Diem..Cogli l’Attimo..!!!”

Ti capisco perfettamente e conosco molto bene quello che stai o che hai provato. Devi sapere che ci sono passato anch’io. Anch’io ho vissuto sulla mia pelle in prima persona la tua stessa esperienza, la tua stessa paura, la tua rabbia, il tuo senso di smarrimento, il tuo senso di sconfitta ed in particolar modo il tuo stesso dolore. E’ vero non è facile accettare quello che ci è successo.

Leggi Tutto »