Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Abbiamo fatto tanta strada ma vorremmo farne ancora di più insieme a voi

strada

Come ha scritto Alessia qualche settimana fa,  quando abbiamo iniziato questa avventura, “L’unica cosa di cui eravamo certi era la voglia ed il bisogno comune di condivisione, di confronto, di libertà di parola. E sapevamo che questa voglia e questo bisogno non erano solo nostri.”. In questi  5 anni tanti di voi ci hanno scritto privatamente, tanti hanno commentato i nostri post, tanti hanno via via scelto di raccontare e condividere la propria storia. Ma soprattutto ci avete confermato che le parole che trovate qui rispecchiano quanto state vivendo o avete vissuto e che esprimono pensieri che ancora non erano stati espressi.

Oggi, con alle spalle un nutrito bagaglio di storie e testimonianze,  vogliamo fare un passo in più per capire se e come queste parole in qualche modo si riflettono nelle rispettive vite, nel modo di affrontare una situazione particolare o di fare una scelta.

Chi meglio di voi può dirci se e in che modo quello che scriviamo e condividiamo è effettivamente utile a qualcosa o qualcuno? 

Questo è il motivo per cui abbiamo pensato di sottoporvi un questionario. Se lo avete già compilato, grazie! Se ancora non lo avete fatto, invece, ecco il link!

 

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“Guarda Oltre…!!!”

Mi vedi barcollare e perdere l’equilibrio, pensi che io sia ubriaco o un drogato e dentro di te dici: “guarda come cavolo è messo quello là!!!”.Mi vedi zoppicare e pensi che abbia preso una storta. Che mi accompagno con una o addirittura due stampelle e pensi che ho fatto un intervento o che ho avuto una frattura e, magari ti sono indifferente. Mi vedi su di una sedia a rotelle e pensi a chissà quale brutto incidente mi sia potuto capitare e dici: “poverino…è così giovane, che pena mi fa”.

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Avevo voglia di pedalare un pò con la Sclerosi Multipla..

Ero seduto sul divano di casa mia, fermo ad osservare i ricordi sparsi di una vita ormai passata. Chissà perché, per ogni ricordo ricadevo sempre nello stesso pensiero: “Le mie gambe”. Certo che ne hanno fatta di strada. Hanno corso, giocato, passeggiato, nuotato, marciato, scalato e ballato. Insomma hanno fatto tutto quello che c’era da fare. E adesso? Che cosa faranno adesso che: con molta fatica riescono a fare tutto quello che prima gli risultava facile fare? Sicuramente ci sarà un qualcosa da fare..!!!

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