Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

La SM dall’altra parte dell’Oceano

12-19 Agosto 2011, Merrywood camp, Canada. Ebbene sì, sono andata a curiosare in Canada, per vedere cosa combinano i nostri colleghi dell’Associazione SM canadese. Hanno tanti progetti, tante iniziative… e poi si sa l’erba del vicino sembra sempre più verde. Perché non condividere esperienze e scambiarsi idee ?

E così parto per il Summer Camp rivolto ai giovani con SM sotto i 21 anni, con la valigia piena di fogli bianchi per prendere appunti e la ricetta degli gnocchi di mia nonna (per la cronaca, tra gli accordi di questo gemellaggio Italia-Canada, c’era anche una postilla che diceva “you can explain us the recipe for gnocchi”) .

Visto che supero di “pochissimo” il limite di età, vado come “ospite observer” e posso gironzolare tra le tante attività senza partecipare. Ogni giorno ci sono laboratori di ogni tipo, da corsi di foto e recitazione, pittura, tecniche di artigianato come lavorare con la creta, per esempio.  Si può imparare a pescare, ad andare in barca a vela o in canoa, si possono praticare vari sport – basket, baseball, calcio e zumba dance.

Tra una tazzina di creta, uno strike, una pagaiata, ogni tanto scappano commenti sulla SM. “Tu come te la vivi?”, “io a volte mi sento così”, “capita anche a te di…?” e così nasce il confronto spontaneo. Nessun momento strutturato, solo liberi scambi di esperienze tra i 29 ragazzi che hanno aderito all’iniziativa.

Io ascolto, chiacchiero con loro e con lo staff, faccio foto, parlo con le infermiere (ci sono anche loro a disposizione per qualunque necessità) e prendo nota sui miei fogli bianchi. Sotto la voce “spunti interessanti” ho messo questo:

– il confronto tra chi vive situazioni simili è sempre un’ottima risposta in tutto il mondo.

– pensiamo a iniziative dove la SM è presente ma non è il centro?

– guarda un po’ anche loro hanno un blog giovani http://someonelikeme.ca/

– anche nel cuore del moderno Canada, problemi, dubbi e paure sono gli stessi sentiti qua nella sgarruppata Italia

– quanto mi piacerebbe organizzare un incontro internazionale per giovani insieme alle altre associazioni SM!

Ultima nota degli appunti riguarda la mia ricetta

– non c’è niente da fare: all’estero da mangiare non lo sanno fare. Tutti insieme a schiacchiar patate, a imbrattarci di farina,  ad impastare gli gnocchi e poi me li servono senza sugo! Speriamo almeno si siano divertiti.

Io alla fine torno a casa con tante idee che mi frullano in testa e con la consapevolezza che abbiamo tutte le carte in regola per stare al passo con l’altra parte del mondo.

3 risposte

  1. Io voglio ringraziarti per la condivisione di questa esperienza…la trovo motivante! Edalle tue parole sembra essere stata davvero interessante!
    E gli “spunti interessanti” mi piacciono assai…
    Grande Silvietta!

  2. Da blogger ti dico che è sempre un piacere leggere i tuoi post spumeggianti.. da gruppo giovani e più in generale e più correttamente young ti dico… presente! Abbiamo tutte le carte in regola per proporre un simile evento anche noi.. i fiumi, i laghi, le macchine fotografiche.. le abbiamo anche noi.. e soprattutto abbiamo te, la nostra tutor, la nostra Silvietta come osservatrice privilegiata dei colleghi d’oltre oceano.. Con questo post e con la tua esperienza, rappresenti per noi lo “strumento” per mettere in atto sempre più il nostro valore dell’innovazione e, per tutti i ragazzi con SM, una nuova risorsa per vivere una nuova mitica esperienza.. che forse potrebbe avere anche un impatto meno forte per chi è alle prime armi. Detto ciò, non vedo l’ora di spulciarti per bene durante il summit di ottobre.. chissà se non verrà fuori qualcosa di molto international.. =D

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